:

Cosa si rischia con il divorzio?

Marcella Giuliani
Marcella Giuliani
2025-06-10 13:48:02
Numero di risposte: 7
Cosa si rischia con il divorzio? Il ritorno allo stato libero, con possibilità di contrarre un nuovo matrimonio civile la perdita per la moglie del cognome del marito il venire meno dei doveri di fedeltà, di coabitazione, di assistenza morale, di ausilio materiale e di collaborazione l’assegnazione, al ricorrere dei presuposti previsti dalla legge così come interpretati dalla più recente giurisprudenza, dell’assegno divorzile periodico La perdita dei diritti successori in caso di premorienza dell’ex coniuge L’ottenimento, sempre in caso di premorienza dell’altro ex coniuge, di una quota della pensione di reversibilità, Il diritto, per il congiunte divorziato che non si sia risposato, di vedersi riconosciuta una quota, pari al 40% del totale per gli anni di matrimonio coincidenti con il lavoro, dell’indennità di fine rapporto ricevuta dall’altro coniuge al termine del lavoro la cessazione della destinazione del fondo patrimoniale il venir meno della comunione legale dei beni fra i coniugi la conclusione della partecipazione dell’ex coniuge all’impresa familiare
Federica Grassi
Federica Grassi
2025-05-30 10:11:33
Numero di risposte: 4
Con il divorzio si rischia di perdere i diritti di successione eccetto l’assegno di carattere alimentare nel caso in cui il coniuge superstite si trovi in stato di bisogno nel momento dell’apertura della successione, o ricevesse l’assegno post-matrimoniale. Il divorzio scinde definitivamente il vincolo matrimoniale tra i coniugi. Tutti i Doveri coniugali del matrimonio vengono meno. La moglie quindi non può utilizzare il cognome del marito eccetto casi in cui marchio o nome d’arte professionale o sia per tutela dei figli. L’ex marito ha comunque diritto di chiedere, in caso di uso indebito, la cessazione del fatto lesivo. L’assegno post-matrimoniale – che ha sola valenza assistenziale – può essere richiesto dal coniuge unicamente se si trova in stato di bisogno. Per la scelta entità della somma da liquidare vanno tenute in considerazione: le ragioni del richiedente, il contributo sia personale che economico fornito dal coniuge alla formazione del patrimonio comune e alla conduzione familiare, la durata del matrimonio. Il divorzio comporta la perdita dei diritti di Successione. Il coniuge divorziato ha diritto a chiedere la pensione di vecchiaia o invalidità del ex coniuge defunto, ovvero a godere del trattamento di reversibilità a patto che il rapporto di lavoro da cui derivano le somme sia sorto prima del divorzio, il coniuge che la pretende non sia passato a nuove nozze, sia titolare dell’assegno post-matrimoniale. Nel caso in cui dovesse esserci un altro titolare alla reversibilità a ciascuno spetterà una parte stabilita dal giudice che tiene conto della durata del matrimonio.