Successione necessaria: quali quote per gli eredi?

Rosanna Orlando
2025-06-21 16:46:46
Numero di risposte
: 6
La legge riserva al coniuge la metà del patrimonio del de cuius, se non vi è concorso con i figli. La quota riservata al coniuge si riduce infatti in caso di concorso con i figli e precisamente ad un terzo del patrimonio nel caso di concorso con un solo figlio e ad un quarto nel caso di concorso con più figli.
Nel caso di concorso con ascendenti legittimi, la quota del coniuge rimane invece sempre pari alla metà dell'asse ereditario.
A favore dei figli legittimi e naturali, se non vi è concorso con il coniuge, è riservata la metà del patrimonio se il genitore lascia un figlio solo; se i figli sono più di uno, è loro riservata una quota di due terzi del patrimonio ereditario da dividersi in parti uguali.
Gli ascendenti legittimi (genitori, nonni, bisnonni, ecc.) sono eredi necessari qualora il defunto non lasci figli legittimi o naturali.
In tal caso essi hanno diritto ad un terzo del patrimonio ereditario.
Se peraltro esiste una pluralità di ascendenti, la quota che complessivamente è loro riservata si ripartisce secondo il seguente criterio: per una metà succedono gli ascendenti della linea paterna e per l'altra metà gli ascendenti della linea materna.
Se infine gli ascendenti non sono di egual grado, l'eredità è devoluta al più vicino, senza distinzione di linea.

Noel Lombardo
2025-06-14 21:04:32
Numero di risposte
: 6
La legge individua le quote per le quali i legittimari sono necessariamente eredi.
Il termine corretto per indicare gli "eredi necessari" è legittimari.
Gli eredi legittimari sono quelli indicati all'art. 536 c.c.: il coniuge, i figli, gli ascendenti.
La legge individua inoltre le quote per le quali tali soggetti sono necessariamente eredi:
coniuge: se non sono presenti figli, al coniuge è riservata la metà del patrimonio;
inoltre al coniuge sono comunque riservati i diritti di abitazione della casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano, se di proprietà del defunto o comuni.
figli: se il de cuius lascia un solo figlio, a questo è riservata la metà del patrimonio;
se i figli sono più d'uno a essi è complessivamente riservata la quota di 2/3 del patrimonio.
ascendenti: la riserva a favore degli ascendenti è condizionata all'assenza di figli ed è di 1/3 del patrimonio.
concorso di coniuge e figli: in caso di concorso tra il coniuge e un solo figlio, al coniuge spetta 1/3 del patrimonio e al figlio 1/3;
in caso di concorso tra il coniuge e più figli, a questi complessivamente spetta la metà e al coniuge 1/4.
concorso tra coniuge e ascendente: se il coniuge concorre con un ascendente, la metà del patrimonio spetta al primo e un quarto al secondo

Moreno Donati
2025-06-09 16:40:24
Numero di risposte
: 8
Le quote ereditarie sono le porzioni del patrimonio di una persona deceduta che vengono assegnate ai suoi eredi.
La legge tutela alcuni eredi, detti “legittimari”, riservando loro una quota minima dell’eredità che non può essere modificata dal testatore.
La parte restante dell’eredità, detta “quota disponibile“, può essere liberamente disposta dal de cuius attraverso il testamento.
In assenza di testamento, la successione segue le norme della successione legittima stabilite dal Codice Civile, che individuano gli eredi e le relative quote in base al grado di parentela con il defunto.
Le quote ereditarie vengono assegnate in base alle norme del Codice Civile italiano e sono calcolate in base al grado di parentela tra il defunto e gli eredi, nonché alla presenza di eventuali testamenti o disposizioni testamentarie.
Il calcolo delle quote ereditarie è complesso e dipende dalle circostanze specifiche del caso.
In assenza di testamento, la successione ereditaria segue le norme della successione legittima stabilite dal Codice Civile.
La quota di legittima è una parte dell’eredità che non può essere modificata dal testatore e deve essere necessariamente attribuita a questi soggetti.
La quota di legittima è basata su un principio di protezione degli interessi degli eredi stretti e serve a garantire che non vengano esclusi completamente dal patrimonio del defunto.
La legittima è stabilita in percentuale rispetto all’intero patrimonio del defunto e può variare a seconda delle leggi vigenti nel paese di residenza.
Le quote ereditarie rappresentano la ripartizione del patrimonio del de cuius tra i suoi eredi, nel rispetto delle norme sulla successione testamentaria e legittima.
Il coniuge riceve 1/3 dell’eredità, i figli ricevono i restanti 2/3 dell’eredità, divisi in parti uguali tra loro.
I genitori ricevono almeno la metà dell’eredità, i fratelli si dividono l’altra metà o la parte residua se ai genitori spetta più della metà.
In assenza di coniuge, figli, genitori e fratelli, l’eredità passa ai parenti più prossimi entro il sesto grado di parentela, mancanza di eredi, l’eredità è devoluta allo Stato.

Annamaria Galli
2025-05-30 00:19:29
Numero di risposte
: 9
La successione legittima prevede che l’eredità sia devoluta in conformità alle disposizioni testamentarie ivi contenute, in mancanza di un testamento valido ed efficace, o se il testamento contiene disposizioni solo parziali.
Gli eredi legittimi - i quali, come detto, succedono al de cuius in assenza del testamento - sono, nell’ordine "di preferenza": il coniuge, i discendenti, gli ascendenti, i collaterali, gli altri parenti, lo Stato.
Il coniuge ha diritto a due terzi dell’eredità se concorre con gli ascendenti o i fratelli e sorelle, mentre gli ascendenti hanno diritto a un quarto dell’eredità.
Se il coniuge concorre con i figli, l’eredità si devolve per metà al coniuge e per metà all’unico figlio, oppure per un terzo al coniuge e per due terzi ai figli se sono due o più.
L’eredità si devolve ai figli in parti uguali, mentre l’eredità si devolve ai genitori in parti uguali e agli ascendenti della linea paterna e materna in parti uguali a prescindere dal loro numero.
L’eredità si devolve ai fratelli e alle sorelle in parti uguali, ma se fratelli e sorelle sono unilaterali, conseguono solo la quota di fatto, cioè la metà della quota che spetta ai fratelli germani.
Infine l’eredità si devolve ai parenti dello stesso grado in quote ugiali e si divide per capi, e Lo Stato eredita tutti i beni ma risponde dei debiti e dei legati del de cuius solo entro il valore dei beni acquisiti.

Genziana Bianchi
2025-05-29 22:51:53
Numero di risposte
: 4
I parenti che possono ereditare in caso di successione legittima sono: Coniuge, Figli, Fratelli, Ascendenti, Altri parenti entro il 6° grado.
I familiari che hanno diritto alla quota di legittima in presenza di disposizione testamentaria sono: Coniuge, Figli, Ascendenti.
La quota di legittima è la parte del patrimonio di cui il testatore non può disporre, in quanto la legge riserva detta parte ai parenti legittimari.
La quota disponibile è quella parte di patrimonio di cui il testatore può liberamente disporre in favore di chiunque.
Il codice civile stabilisce delle priorità, ad esempio in caso di successione legittima, in assenza del coniuge, i figli escludono tutti gli altri parenti dall’eredità.
In assenza del coniuge, dei figli e degli ascendenti, i fratelli del defunto ereditano tutto il patrimonio, escludendo eventuali altri parenti di grado successivo.
Il calcolatore tiene conto degli scenari più semplici che possono verificarsi con maggiore frequenza.
Nel caso in cui non sia possibile determinare il valore complessivo del patrimonio si può comunque utilizzare il calcolatore, indicando una cifra "fittizia".
Le eventuali donazioni effettuate in vita dal defunto dovranno essere tenute in considerazione nella quantificazione della quota ereditaria individuale.
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