Testamento: posso essere diseredato?

Gennaro Gallo
2025-07-02 20:04:25
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: 5
La diseredazione è quella clausola che il testatore inserisce nel testamento con lo scopo di escludere espressamente alcuni soggetti dalla successione. Bisogna subito ricordare che la legge tutela alcuni soggetti, i quali, per legge, non possono essere esclusi dalla successione. Le disposizioni testamentarie non possono pregiudicare i diritti che la legge riserva ai legittimari. Possono essere diseredati coloro che non hanno la qualità di legittimari. I legittimari non possono essere diseredati, anche se parte della dottrina ammette questa possibilità. La giurisprudenza, inoltre, ha più volte affermato la regola dell’efficacia meramente personale della diseredazione. La clausola non può dunque essere estesa ipso iure all’intera stirpe dell’escluso. E’ fatta salva la possibilità che il testatore escluda dalla successione anche tutti i discendenti della persona diseredata.

Giacinto Palumbo
2025-06-22 20:48:38
Numero di risposte
: 5
Sono diverse le regioni che possono portare a essere diseredati, ovvero esclusi dal testamento. Nella maggior parte dei casi si tratta di motivazioni legate a comportamenti particolarmente lesivi o disonorevoli nei riguardi di chi ha redatto il testamento o dei suoi parenti. Per escludere un erede legittimo dal proprio patrimonio, chi redige il testamento è tenuto a sottolinearlo – all’interno del testamento stesso – con una clausola che specifichi la chiara volontà di escludere il soggetto dalla successione. Ci ricorda infatti la Cassazione come non sia possibile escludere dalla successione “quei soggetti ai quali la legge riserva una quota di eredità o altri diritti” (articolo 536, primo comma, Codice Civile). Questi soggetti sono definiti eredi legittimari: ovvero coniuge, figli e ascendenti. Questo significa che, se uno dei soggetti appena elencati dovesse trovarsi escluso dal testamento, potrebbe impugnare il documento stesso e rivolgersi al tribunale, richiedendo la quota di successione che gli spetta per legge (articoli 553 e seguenti del Codice Civile). Il testamentario è infatti libero di cedere il suo intero patrimonio a un soggetto diverso dai legittimari, escludendo di fatto questi ultimi dalla successione. I legittimari, però, potrebbero però rivolgersi al tribunale e reclamare la loro parte di eredità.

Giovanna Piras
2025-06-22 16:57:40
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: 6
Nella maggioranza dei casi accade per cattive relazioni tra il testatore e l’erede.
A volte anche per incomprensioni.
Se trovi il testamento che ti ha escluso e per rabbia lo distruggi o lo nascondi sappi che puoi essere totalmente escluso dall’eredità, anche per la quota di legittima che ti spetta per legge.
Non distruggere e non occultare mai un testamento.
Puoi provare a prendere contatti con gli altri eredi e verificare se la loro volontà sia quella di dar seguito al testamento, oppure di riconoscerti la quota che ti aspetta in qualità di erede.
Se non te la senti prendi contatto con un avvocato.
L’avvocato potrà verificare presso gli altri eredi se vi sia la volontà di giungere ad un accordo.
L’avvocato potrà anche invitare gli altri eredi a negoziazione assistita al fine di verificare se sia possibile trovare un accordo prima di introdurre un giudizio.

Veronica Rinaldi
2025-06-22 16:49:38
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: 4
Dunque se un cittadino italiano vuole evitare, per qualche suo motivo, di lasciare la legittima ai suoi familiari più stretti, può trasferire la sua residenza abituale in un paese che non prevede la legittima. In questo caso sarà libero di disporre del suo intero patrimonio.
La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, come abbiamo anticipato, si è espressa con la sentenza del 15 febbraio 2024 e ha ribadito che "pur riconoscendo il posto assegnato alla quota di riserva di un’eredità nell’ordinamento interno della maggior parte degli Stati contraenti, non esiste un diritto generale e incondizionato dei figli a ereditare una parte dei beni dei genitori".
La CEDU sostanzialmente conferma quanto già detto nel 1979 con sentenza analoga: il diritto alla quota di legittima non è un diritto internazionalmente tutelato.
E l’erede, che vede allontanare per sempre i beni mobili o immobili che pensava sarebbero stati suoi, non può invocare, a tutela dei suoi diritti successori, la Convenzione europea sui diritti dell’uomo e, nello specifico, l’articolo 8 che disciplina il diritto al rispetto della vita privata e familiare.
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