Qual è la Quota di Legittima?

Annunziata Serra
2025-07-04 00:52:43
Numero di risposte
: 6
Per il calcolo della legittima occorre formare anzitutto la cosiddetta “massa fittizia” e cioè sommare il valore dei beni relitti e di quelli donati.
Stabilire quanto di essa è riservato a ciascuno dei “legittimari” e, alfine, verificare se ciascuno degli interessati ha ricevuto quanto gli spetta e, in caso negativo, far luogo agli opportuni rimedi.
Nel nostro esempio, spettano i seguenti valori:
- alla moglie, 67,5
- a ciascun figlio 45
mentre la quota “disponibile” è di 67,5.
C’è dunque un figlio che appunto ha ricevuto una donazione di 120.
Gli altri legittimari possono chiedere a costui di “ridurre” la propria donazione di quel tanto che occorre perché le quote degli altri legittimari siano del valore loro spettante.
Il figlio donatario consegue tutta la disponibile e la sua legittima, entrambe “a valere” sulla donazione ricevuta di 120.
In altri termini, questo figlio non partecipa alla divisione del relictum, in quanto subisce una “riduzione” della propria attribuzione ereditaria per aver ricevuto la donazione.
La moglie e i due figli non donatari prelevano quanto loro dovuto in parte dal relictum e in parte dalla riduzione della donazione.

Nicoletta Bianchi
2025-06-22 15:34:08
Numero di risposte
: 6
La quota legittima figlio senza testamento varia in base ad alcune variabili, come la presenza di coniuge, numero di figli, ecc. Inoltre, la quota di legittima si calcola tenendo conto anche di ciò che questi hanno ricevuto, a titolo di donazione, quando il de cuius era ancora in vita.
In presenza di un figlio e del coniuge, l’eredità si divide in parti uguali. La quota legittima figlio equivale, quindi, al 50% dell’intero patrimonio. Quando ci sono due o più figli, invece, al coniuge spetta 1/3 dell’eredità e i restanti 2/3 si dividono in parti uguali tra tutti i figli.
L’art. 566 c.c. prevede che al padre e alla madre succedono i figli in parti uguali. Ne consegue che, in assenza del coniuge, l’eredità si divide appunto in parti uguali tra i figli, escludendo tutti gli altri parenti. Un unico figlio, pertanto, erediterà tutto il patrimonio.
In assenza di coniuge e un solo figlio, metà dell’eredità spetta al figlio, la restante è quota disponibile.
Senza coniuge e più figli, due terzi dell’eredità spetta ai figli che la dividono in parti uguali, mentre un terzo è quota disponibile.
La particolarità della disciplina è che i figli concorrono solo con il genitore superstite, escludendo di tutti gli altri parenti.
Fanno parte della comunione ereditaria i figli legittimi, adottati e naturali. Inoltre, non si può diseredare un figlio, a meno che non abbia compiuto crimini particolarmente gravi contro il padre o la madre.
Non è consentito fare in vita tante donazioni tanto che, alla propria morte, il patrimonio si sia esaurito senza che, a uno o a più figli, ne rimanga una parte.

Joannes Marini
2025-06-12 22:19:52
Numero di risposte
: 6
La quota di eredità che la legge garantisce ad alcuni soggetti legati alla persona defunta, da legami familiari stretti, prende il nome di quota di eredi legittima o quota di riserva.
Ai figli è riservata la metà del patrimonio del genitore, se questi lascia un solo figlio.
Al coniuge, come già accennato, è riservata la metà del patrimonio, oltre al diritto di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare, se di proprietà del de cuius o in comune.
In caso di concorso tra coniuge e figli, si distingue in base al numero di figli.
In caso di un solo figlio, la quota a lui spettante sarà di 1/3.
Se i figli sono due o più, la quota di riserva complessiva è di tre quarti: al coniuge ne spetta un quarto, ai figli metà complessivamente.
Nel caso succedano gli ascendenti legittimi, l’art. 538 del C.C. prevede una quota a loro spettante di un terzo del patrimonio.

Danny Ferraro
2025-06-12 21:01:41
Numero di risposte
: 7
A quanto ammonta la legittima?
Se il coniuge concorre con i figli, l’eredità si devolve:
In assenza di figli, il coniuge concorre con gli altri eredi legittimi nei seguenti termini: il coniuge ha diritto ai due terzi dell’eredità e gli ascendenti, o i fratelli e sorelle, hanno diritto alla restante parte dell’eredità; in ogni caso, gli ascendenti hanno diritto a un quarto dell’eredità.
Leggi anche
- Successione necessaria: quali quote per gli eredi?
- Successione: legittima o necessaria? Quali differenze?
- Eredi Legittimi e Necessari: Chi Sono?
- Quota di legittima: quando non è dovuta?
- Successione necessaria: cosa definisce?
- Successione necessaria: cos'è?
- Fratello senza coniuge e figli: Eredita tutto?
- Fratelli: chi eredita per legge?
- Zio vedovo senza figli: chi eredita?
- Come aggirare la quota di legittima: è possibile?
- Quando decade la legittima?
- Quando non serve la successione?
- Testamento: Qual è la quota di legittima?
- Quota legittima: come si calcola?
- Quote di legittima per i figli: come funziona?
- Testamento: posso essere diseredato?
- Chi eredita senza figli né coniuge?
- Quota legittima e disponibile: come si calcolano?
- Zio senza figli: chi eredita?