Quota legittima: come si calcola?

Pericle Mariani
2025-07-03 23:20:32
Numero di risposte
: 7
La quota di legittima varia a seconda che vi siano la presenza di uno o più figli o se il coniuge è ancora in vita o meno.
Nello specifico, in presenza di un figlio e del coniuge, l’eredità si divide in parti uguali.
La quota legittima del figlio equivale al 50% dell’intero patrimonio.
Quando ci sono due o più figli, al coniuge spetta un terzo dell’eredità e i restanti due terzi si dividono in parti uguali tra tutti i figli, come previsto dall’articolo 581 del codice civile.
In assenza del coniuge, alla morte del de cuius, l’eredità si divide in parti uguali fra i figli, escludendo quindi tutti gli altri parenti.
Nel caso di un unico figlio, pertanto, egli erediterà tutto il patrimonio.
L’ultimo caso che può riguardare la quota di legittima è quando non vi è presenza di figli, il coniuge può ritrovarsi a concorrere anche con altri parenti, come il fratello del defunto, il padre o la madre.

Elsa Rossi
2025-06-28 03:30:26
Numero di risposte
: 6
La quota di legittima di un’eredità si calcola in base ai legittimari, ossia quegli eredi a favore dei quali la legge riserva una parte dell’eredità o altri diritti nella successione.
I legittimari sono il coniuge ed i figli del defunto, nonché i suoi ascendenti se chi muore non lascia figli.
In particolare ai diversi possibili scenari corrispondono diverse quote di legittima, come ad esempio solo un figlio che corrisponde a metà del patrimonio, due o più figli che corrispondono a due terzi del patrimonio, da dividersi poi in parti uguali.
La quota di legittima per il coniuge può variare a seconda della presenza o meno di figli: se c’è solo il coniuge, gli spetta metà del patrimonio, se c’è il coniuge e un figlio, un terzo del patrimonio a testa, mentre se ci sono più figli e il coniuge, metà del patrimonio ai figli e un quarto al coniuge.
Il resto della massa ereditaria è chiamato “quota disponibile” e di questa il testatore può decidere liberamente la destinazione e ripartizione.

Giacinta Leone
2025-06-19 16:19:13
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: 3
Prima di procedere con una delle succitate azioni è necessario, però, determinare la quota di legittima tramite un calcolo che può essere riassunto con una semplice formula del seguente tenore relictum – debiti + donatum.
La formazione del c.d. relictum è la prima operazione da compiere è quella di formare la massa dei beni relitti: con ciò si intende accertare quali beni il defunto ha lasciato alla morte e procedere con il calcolo del loro valore, includendo anche tutti i beni sotto condizione risolutiva.
Una volta formato il relictum occorre sottrarre dallo stesso tutti i debiti ereditari come le spese funerarie, di sepoltura e tutti i debiti lasciati dal de cuius.
A differenza di altre legislazioni, il codice civile italiano dispone che la detrazione dei debiti ereditari si attua solo verso il relictum e non anche sul relictum addizionato delle donazioni.
Ottenuto un “relictum netto” si devono aggiungere tutti i

Ethan Ferraro
2025-06-19 15:49:42
Numero di risposte
: 4
La quota legittima si calcola tenendo conto anche di ciò che questi hanno ricevuto, a titolo di donazione, quando il de cuius era ancora in vita.
In presenza di un figlio e del coniuge, l’eredità si divide in parti uguali.
La quota legittima figlio equivale, quindi, al 50% dell’intero patrimonio.
Quando ci sono due o più figli, invece, al coniuge spetta 1/3 dell’eredità e i restanti 2/3 si dividono in parti uguali tra tutti i figli.
L’art. 566 c.c. prevede che al padre e alla madre succedono i figli in parti uguali.
Ne consegue che, in assenza del coniuge, l’eredità si divide appunto in parti uguali tra i figli, escludendo tutti gli altri parenti.
Un unico figlio, pertanto, erediterà tutto il patrimonio.
Inoltre, può essere utile verificare l’accettazione e la rinuncia all’eredità.
La quota di legittima varia in base ad alcune variabili, come la presenza di coniuge, numero di figli, ecc.

Annamaria Bianco
2025-06-19 14:45:43
Numero di risposte
: 7
La quota di legittima è la parte del patrimonio di cui il testatore non può disporre, in quanto la legge riserva detta parte ai parenti legittimari, talvolta contro le disposizioni testamentarie lasciate dal testatore stesso.
I parenti che possono ereditare in caso di successione legittima sono: Coniuge, Figli, Fratelli, Ascendenti, Altri parenti entro il 6° grado.
I familiari che hanno diritto alla quota di legittima in presenza di disposizione testamentaria sono: Coniuge, Figli, Ascendenti.
La quota disponibile è quella parte di patrimonio di cui il testatore può liberamente disporre in favore di chiunque.
Il codice civile stabilisce delle priorità di cui il calcolatore tiene conto: ad esempio in caso di successione legittima, in assenza del coniuge, i figli escludono tutti gli altri parenti dall’eredità.
Il calcolatore tiene conto degli scenari più semplici che possono verificarsi con maggiore frequenza, ma è bene ricordare che la materia delle successioni è alquanto complessa e non può essere trattata esaurientemente in una pagina web.
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