:

Ordine restrittivo: come si richiede?

Artemide De luca
Artemide De luca
2025-05-20 22:22:49
Numero di risposte: 6
La prima cosa da fare, senza dubbio, è quella di rivolgersi alle forze dell’ordine, raccontando i fatti nei minimi dettagli e chiedendo informazioni sulla procedura necessaria per ottenere un ordine restrittivo. E’ possibile anche affidarsi ad un avvocato competente, che effettuare la richiesta in modo corretto e per avere dei consigli di tipo legale. Ad ogni modo dopo la denuncia dei fatti, la Procura fa partire una diffida verso il soggetto colpevole, e viene inviata la richiesta al tribunale. La domanda deve essere effettuata compilando alcuni moduli e indicando le generalità del soggetto responsabile dei comportamenti negativi. Ovviamente per ottenere un’ingiunzione restrittiva non è possibile una denuncia verso ignoti. Ad ogni modo il giudice procede con l’analisi della documentazione, valutando le prove fornite dall’interessato. Quindi, è importante allegare eventuali foto, video, o messaggi ricevuti. Dopo avere verificato tutti i dati, il giudice, decide se accettare o meno la richiesta. Nei casi più gravi può scegliere di emettere subito l’ordine restrittivo, anche prima dell’udienza, per proteggere la vittima. In ogni caso, durante l’udienza l’interessato deve testimoniare davanti al giudice, esponendo i fatti. Se la controparte non si presente verrà emesso il provvedimento, in caso contrario verrà ascoltato anche il colpevole.
Grazia Amato
Grazia Amato
2025-05-17 20:20:02
Numero di risposte: 10
Per richiedere l'allontanamento del convivente violento, il giudice civile ha facoltà di tutelare il familiare convivente vittima di violenza dalla condotta pregiudizievole dell'altro qualora si è in presenza di un grave pregiudizio all'integrità fisica o morale o alla libertà del primo. Il giudice, infatti, su ricorso della vittima, ordina al coniuge o convivente, che ha tenuto la condotta pregiudizievole, la cessazione della stessa condotta e dispone l'allontanamento dalla casa familiare del coniuge o del convivente che ha tenuto la condotta pregiudizievole. L'art. 342-bis c.c. prevede che il giudice civile, su ricorso di una parte in via autonoma o contestualmente alla domanda di separazione/divorzio o di regolamentazione della fine della convivenza tra genitori non coniugati, possa adottare con decreto uno o più dei provvedimenti di cui al successivo art. 342-ter c.c. qualora la condotta del coniuge o di un altro convivente sia di grave pregiudizio all'integrità fisica o morale o alla libertà dell'altro coniuge o convivente. Secondo la giurisprudenza, per richiedere una siffatta misura è sufficiente che la condotta dell'abusante integri uno solo degli eventi descritti all'art. 342 ter c.c. Il provvedimento di cui sopra, che assume la veste di un decreto, può essere assunto dal Tribunale inaudita altera parte, che significa immediatamente sulla mera proposizione del ricorso della vittima qualora vi siano elementi d'urgenza tale da ritenere che una rituale istaurazione del contraddittorio potrebbe arrecare maggior pregiudizio alla ricorrente. In caso di provvedimento reso “inaudita altera parte” e, dunque, senza preventivamente sentire le ragioni e la versione della controparte, all'udienza di comparizione il giudice potrà confermare, revocare oppure modificare l'ordine di protezione che aveva precedentemente emanato inaudita altera parte.
Giacinta Mazza
Giacinta Mazza
2025-05-03 22:19:51
Numero di risposte: 3
La legge italiana prevede rimedi contro la violenza domestica, in particolare un rimedio che si chiama ordine di protezione o di allontanamento. Puoi rivolgerti al giudice civile, il quale potrà ordinare al tuo coniuge o partner di allontanarsi dalla casa dove abitate insieme, e di non avvicinarsi né alla casa né al luogo in cui tu lavori né alla scuola frequentata dai vostri figli. Occorre che le condotte violente siano causa di un pregiudizio grave o di un rischio di pregiudizio grave. Potrebbe essere sufficiente anche un episodio isolato, purchè sia tale da compromettere gravemente la tua integrità fisica o morale o la tua libertà. Spetterà al tuo avvocato di fiducia e quindi al giudice valutare la gravità della situazione. Il giudice valuta innanzitutto la credibilità della tua domanda, dunque spetta al tuo avvocato preparare il ricorso nel modo più circostanziato possibile. Se il giudice riterrà che la situazione sia credibile e grave, emetterà subito l’ordine di protezione. Al contempo, il giudice fisserà un’udienza davanti a sé per ascoltare sia te sia il tuo coniuge o partner.
Kociss Martini
Kociss Martini
2025-05-03 22:17:06
Numero di risposte: 4
Per richiedere un ordine di protezione, è necessario seguire questi passaggi: Rivolgersi a un avvocato: è consigliabile affidarsi a un legale esperto in materia di violenza domestica e di genere che possa fornire supporto e assistenza durante tutto il processo. Presentare un’istanza: l’Avvocato presenterà un’istanza al Tribunale competente, dettagliando gli episodi di violenza subiti e le ragioni per cui è necessario un ordine di protezione, specificando quali delle misure sopra dette è richiesta nel caso di specie. Udienza davanti al giudice: il giudice esaminerà la richiesta e, sentite le parti, se riterrà che vi siano sufficienti motivi sulla base di una verifica sommaria dei fatti, emetterà l’ordine di protezione con decreto immediatamente esecutivo. Ordine di protezione immediato: nel caso di urgenza, il Giudice può emettere l’ordine di protezione anche immediatamente, senza sentire l’altra parte. In tal caso però, deve fissare un’udienza di comparizione delle parti entro 15 giorni dall’emissione dell’ordine di protezione. All’esito di tale udienza, sentite le parti, il Giudice potrà confermare, modificare, oppure revocare l’ordine di protezione.