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Andare via di casa: come fare?

Nicoletta Leone
Nicoletta Leone
2025-05-04 16:14:57
Numero di risposte: 6
Non si colpevolizzi per aver sbagliato facoltà piuttosto chiarisca meglio dentro se stessa cosa vuole fare e una volta centrato l'obiettivo, si appassioni e si concentri sul raggiungerlo. Dici di voler uscire di casa per smettere di pendolare e ricostruirti una vita sociale, di volerti dedicare agli studi universitari, nel frattempo lavori e con i tuoi soldi hai anche acquistato una macchina. L'unica difficoltà che mi arriva mi sembra quella di fare il passo decisivo: uscire di casa. Bisognerebbe solo capire che cosa ti frena, quali sono le tue paure in questo senso, tutto qui. La consapevolezza di chi vorrà essere nella sua vita arriverà UN PASSO ALLA VOLTA con l'aiuto della sua terapeuta. Forza non è un caso disperato sta semplicemente cercando la sua strada.
Harry Coppola
Harry Coppola
2025-05-04 15:52:14
Numero di risposte: 5
Andare via di casa non l'ho mai sentito come una fuga dai problemi, so che forse mi porterei dietro i problemi e forse avrei più problemi ad andare via piuttosto che a rimanere. Ma perlomeno mi metterei alla prova, mi disintossicherei da quest'ambiente e forse mostrerei qualcosa a me stesso. Il mondo è grande ed io non ho visto niente all'infuori dei dintorni di casa mia, chissà se c'è spazio per me, là fuori, un ambiente più consono al mio modo di essere, dove sentirmi meglio. Dovrei trovare la forza di ribaltare qualcosa, trovare una strada.
Olo Vitali
Olo Vitali
2025-05-04 15:52:04
Numero di risposte: 2
Mia madre, come da prassi, mi ha già chiesto più volte di andarmene via di casa, inizialmente ci stavo molto male perché non sapevo dove andare e onestamente avevo molta paura. Posso dire apertamente di essere una ragazza con la testa sulle spalle, lavoro 8 ore al giorno e faccio l’università. Oggi la mia preoccupazione non ha più una base di paura, penso di averla superata. Voglio davvero andarmene via di casa, ma ho paura dello shock che possono avere le mie due sorelline, perché so cosa vuol dire sentirsi abbandonati dalla sorella maggiore. Ho cercato di introdurre l’argomento alla più piccolina, lei è molto più legata a me, ma solo all’idea scoppia in lacrime e mi prega di non lasciarla mai. Gli “unici” pensieri che mi tormentano sono loro! Come faranno senza di me? Chi penserà alla loro scuola? Chi starà dietro alle comunicazioni, i compiti? Mia madre penso che non abbia mai imparato ad essere una mamma. Purtroppo io non riesco più a sentire affetto per lei, mi ha distrutto moralmente e ora è come se sentissi il bisogno di riavere la versione migliore di me, quella che voglio. Voglio lasciarmi alle spalle lei e tutto il dolore che mi ha offerto. Non voglio più sentirmi inferiore al cane, non ho proprio più voglia di vivere con la persona che dovrebbe essere mia madre ma che non fa altro che demoralizzarmi. Nessuno pensa a me da troppi anni ed è giunta l ora che io impari a pensare per me stessa... Vi prego aiutatemi, come potrei fare per alleggerire la pillola?
Dino Sorrentino
Dino Sorrentino
2025-05-04 14:46:02
Numero di risposte: 4
Cara ragazza, capisco la tua voglia di crearti una tua famiglia e l'entusiasmo che hai nell'intraprendere una nuova avventura con il tuo fidanzato. I problemi che hai dovuto affrontare, sicuramente ti hanno fatto crescere in fretta, ma ricorda che diventare adulti e indipendenti comporta anche una maturità. La decisione però spetta soltanto a te: prova a mettere tutti i pro e contro sul "piatto della bilancia" e arriverai di certo alla soluzione per te migliore. Innanzitutto ritengo che tu debba distinguere la tua situazione familiare dalla voglia di andare a vivere col tuo ragazzo, altrimenti diventerebbe solo 'l'andare via di casa'. Quello che ti posso consigliare è di chiedere un parere al tuo fidanzato, fate i vostri conti considerando gli stipendi di entrambi, il costo della vita media nel vostro paese, compreso l'affitto di una casa, e soprattutto parlane con tuo padre. L'unico suggerimento che sento di darti è, nel caso in cui tu decidessi, di uscire di casa di contare soltanto sulle tue forze. Punta su te stessa e sulla tua indipendenza: affettiva ed economica. Ti consiglierei di consultare un terapeuta familiare per affrontare la tematica di fondo dello svincolo e poter poi fare qualunque scelta in modo più ponderato e giusto per te.
Shaira Farina
Shaira Farina
2025-05-04 13:35:30
Numero di risposte: 6
In genere, prima di ospitare qualcuno a casa fai un accordo. I termini dell'accordo devono essere chiari in modo da sapere esattamente quando l'ospite andrà via, senza fargli credere di poter restare più a lungo del previsto. Ad esempio: accogli l'ospite fino a che non abbia trovato un lavoro o solamente per 3 settimane. In questo caso devi mettere da parte i sentimenti e assicurarti di essere chiaro e deciso sulle condizioni ospitali. Tieniti pronto poiché la conversazione potrebbe trasformarsi in una lite e dovrai quindi chiedergli di andare via per evitare conflitti futuri. Meglio fare questa conversazione nelle ore mattutine in modo da lasciare all'ospite il tempo necessario per prepararsi ad andare via. Bisogna controllare le emozioni a tutti i costi. L'obiettivo non è litigare ma parlare con chiarezza delle tue necessità e del bisogno di rispettarle. Assicurati di non essere arrabbiato. Se sei arrabbiato per un evento passato, aspetta di calmarti prima di discutere della situazione.
Odone Marchetti
Odone Marchetti
2025-05-04 12:24:34
Numero di risposte: 7
Andare via di casa è sicuramente la via giusta, considerata l'età. Le consiglio di andare da un terapeuta. A 37 anni, senza esperienze sarà difficile trovare un lavoro senza avere mai fatto esperienze lavorative. È difficile diventare autonomi improvvisamente quando si è trascorso metà della propria vita a dipendere psicologicamente dai propri genitori. Una terapia potrà instradarla a superare determinati blocchi che si sono stratificati in lei. Prima di fare la scelta per capire cosa potrebbe fare per lei uno psicoterapeuta conviene al più presto trovare un appartamento e uscire da casa. Per rapporti instaurati e abitudini scomode per per che durano anni conviene informare i genitori l'ultimo momento quando oramai è solo da traslocare.