Non firmare la separazione consensuale: cosa succede?

Maggiore Martinelli
2025-05-20 19:09:53
Numero di risposte: 2
Pertanto, il coniuge che intende separarsi, può superare il diniego dell’altro, depositando in Tribunale un ricorso per la separazione giudiziale, con l’assistenza di un Avvocato esperto in diritto di famiglia.
Questa è quindi la procedura che si deve incardinare davanti al competente Tribunale, se uno dei due coniugi non vuole “concedere” la separazione o quando le parti non riescono a raggiungere un accordo in merito.
In questo caso, le parti rimetteranno al giudice la decisione in merito ai temi principali, ovvero: l’affido dei figli, il loro collocamento, l’assegnazione della casa famigliare, il mantenimento ordinario e straordinario dei figli e, laddove dovuto, quello del coniuge più debole.
Normalmente, nel corso di una separazione giudiziale, le parti possono, in qualsiasi momento, concludere la procedura con un accordo.
In questo caso, gli avvocati richiedono una conversione del rito, da giudiziale a consensuale, ed il Giudice emetterà la sentenza recepente l’accordo raggiunto.

Veronica Milani
2025-05-20 17:54:06
Numero di risposte: 6
Non potrò ricorrere alla negoziazione assistita né procedere con un ricorso per separazione consensuale ma dovrò depositare in Tribunale un ricorso per separazione giudiziale, incardinando un procedimento che si concluderà con una sentenza, che dichiarerà la separazione e detterà la disciplina quanto a collocamento dei figli, mantenimento dei figli, affidamento della prole, mantenimento del coniuge e assegnazione della casa coniugale.
Per avere la separazione coniugale non occorre il consenso dell’altro coniuge.
L’art. 151 c.c. prevede che la separazione possa essere richiesta qualora, anche indipendentemente dalla volontà di uno o entrambi i coniugi, si verifichino fatti tali da rendere intollerabile la prosecuzione della convivenza.
In altri termini, per avere la separazione basta volerla, anche perché il rapporto coniugale è incoercibile e collegato al perdurante consenso di ciascun coniuge.

Timoteo Moretti
2025-05-20 17:39:05
Numero di risposte: 4
Se i coniugi non trovano un accordo sulla separazione, il coniuge che intende separarsi può agire con l’assistenza di un legale e avviare un procedimento di separazione giudiziale.
Sarà compito dell’avvocato predisporre il ricorso, depositarlo in Tribunale e poi notificare alla controparte la richiesta di separazione giudiziale con la relativa convocazione dal giudice.
La procedura giudiziale, a differenza di quella consensuale, prosegue però oltre andando la causa istruita con le richieste di prove, le prove, e poi la sentenza definitiva.
Dunque, per rispondere alla domanda iniziale, la separazione si può ottenere anche nel caso in cui vi sia un coniuge che non intende separarsi e, più semplicemente, si disinteressi della cosa non partecipando alla procedura e alle udienze.
La durata media potrebbe essere di circa due anni: molto di più di una separazione che dura meno della metà.
La separazione giudiziale è una vera e propria causa civile, con i tempi di tali procedure.
È vero che già dopo pochi mesi ci sarà un provvedimento provvisorio che regolerà fin da subito gli aspetti rilevanti della separazione (gestione dei figli, casa, mantenimento, ecc.) ma perché la procedura finisca occorrerà istruire e decidere la causa.
I dati ISTAT 2018 indicano una grande differenza tra la durata della separazione consensuale e di quella giudiziale: la prima ha una durata media in Italia di 127 giorni, mentre la seconda una di 824 giorni.
Come detto vi è una grande differenza tra le due procedure: quella consensuale si presenta in caso di accordo, per cui non necessità di una istruttoria e di una decisione tra le varie richieste in conflitto; quella giudiziale, per contro, è una vera e propria causa, che dura mediamente oltre due anni.

Bacchisio Villa
2025-05-20 16:44:06
Numero di risposte: 6
Dunque se il coniuge non vuole concedere il divorzio, non succede nulla.
In altre parole per procedere, basta solamente che uno dei due presenti faccia la richiesta.
Infatti quando la comunione matrimoniale è diventata intollerabile e non può essere mantenuta, si può ottenere lo scioglimento dl matrimonio anche senza il consenso di entrambi i coniugi.
Se il coniuge non vuole concedere il divorzio: come comportarsi
La risposta è semplice, bisognerà recarsi in Tribunale e chiedere al Giudice la separazione giudiziale.
In altre parole occorrerà fare causa al coniuge se quest'ultimo non vuole concedere il divorzio.
Il coniuge che non partecipa al processo o che si oppone, perde la possibilità di far valere le sue ragioni.
Ciò avviene sia nel caso di separazione, sia nel caso di divorzio.
Dunque se il coniuge non vuole concedere il divorzio che si fa?
Bisogna chiedere l'assistenza di un avvocato, e fare ricorso, anche se se il coniuge non vuole concedere il divorzio.
Anche se l'altro coniuge si oppone o è irreperibile, il procedimento giudiziario andrà avanti lo stesso, e quest'ultimo perderà la facoltà di far valere le sue ragioni.
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