Art. 1460 c.c.: Cosa stabilisce?

Assunta Lombardi
2025-06-09 00:33:29
Numero di risposte: 5
Nei contratti con prestazioni corrispettive, ciascuno dei contraenti può rifiutarsi di adempiere la sua obbligazione, se l'altro non adempie o non offre di adempiere contemporaneamente la propria, salvo che termini diversi per l'adempimento siano stati stabiliti dalle parti o risultino dalla natura del contratto.
Tuttavia non può rifiutarsi l'esecuzione se, avuto riguardo alle circostanze, il rifiuto è contrario alla buona fede.
L'exceptio inadimpleti contractus è uno strumento di autotutela volto a paralizzare la pretesa avversaria nei contratti a prestazioni corrispettive.
L'eccezione di inadempimento non preclude la possibilità di proporre la domanda di risoluzione, di comunicare una diffida ad adempiere o di valersi di una clausola risolutiva espressa.
La possibilità si sollevare l'eccezione presuppone l'inadempimento della controparte o un adempimento inesatto, purché vi sia proporzionalità tra le reciproche inadempienze.
L'eccezione è ammissibile solo se l'adempimento della controparte sia ancora possibile.

Bruna Parisi
2025-06-03 03:32:31
Numero di risposte: 3
Nei contratti con prestazioni corrispettive, ciascuno dei contraenti può rifiutarsi di adempiere la sua obbligazione, se l'altro non adempie o non offre di adempiere contemporaneamente la propria, salvo che termini diversi per l'adempimento siano stati stabiliti dalle parti o risultino dalla natura del contratto.
L'eccezione di inadempimento è un tipo di azione legale prevista dall'ordinamento giuridico italiano prevista dall'art. 1460 del codice civile.
Può essere esperita da un soggetto che non ha adempiuto e che non è pronto ad adempiere chiede la prestazione della controparte.
Non può rifiutarsi l'esecuzione se, avuto riguardo alle circostanze, il rifiuto è contrario alla buona fede.
In questo senso, nei contratti con prestazioni corrispettive, quando una parte giustifichi la mancata esecuzione della propria prestazione con l'inadempimento dell'altra ai sensi dell'art. 1460 cod.civ.
Il tutto con riferimento non solo all'elemento cronologico delle rispettive inadempienze, ma anche ai rapporti di causalità e proporzionalità delle stesse, rispetto alla funzione economico-sociale del contratto.
L'eccezione di inadempimento ha quindi prima di tutto un carattere di tutela immediata perché essa non richiede il previo intervento del giudice.
Il suo effetto sarà solo sospensivo.
Questa facoltà viene a salvaguardare l'equilibrio contrattuale nei termini oggettivi risultanti dal contratto, in modo da evitare che una parte soffra dello scompenso di avere da parte propria adempiuto, mentre non ha realizzato il corrispettivo dovutole a ristabilimento dell'equilibrio della bilancia patrimoniale.

Vincenzo Vitale
2025-05-20 19:40:49
Numero di risposte: 6
L’articolo 1460 del codice civile è rubricato «Eccezione di inadempimento».
Questa disposizione stabilisce che, nei contratti in cui le parti hanno obblighi reciproci, una parte ha il diritto di rifiutare di adempiere la propria obbligazione se l’altra parte non ha adempiuto o non ha offerto di adempiere la propria obbligazione.
Questo principio è noto come “eccezione di inadempimento”.
Nei contratti con prestazioni corrispettive, ciascuno dei contraenti può rifiutarsi di adempiere la sua obbligazione, se l’altro non adempie o non offre di adempiere contemporaneamente la propria, salvo che termini diversi per l’adempimento siano stati stabiliti dalle parti o risultino dalla natura del contratto.
Tuttavia non può rifiutarsi la esecuzione se, avuto riguardo alle circostanze, il rifiuto è contrario alla buona fede.
Ci si può appigliare a questa forma di autotutela solo se l’inadempimento altrui è di lieve importanza come, ad esempio, se un contraente ritarda solo di pochissimo tempo l’adempimento.
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