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Chi può lavorare in un'impresa familiare?

Cesare Lombardo
Cesare Lombardo
2025-06-10 18:13:29
Numero di risposte: 5
In questo tipo di azienda, l'imprenditore può avvalersi della collaborazione di: coniuge; parenti entro il terzo grado; affini entro il secondo grado. Sono soggetti alle disposizioni circa il corretto utilizzo delle attrezzature di lavoro; sono obbligati ad utilizzare in modo corretto eventuali DPI; devono munirsi di tessera di riconoscimento nei casi in cui l'attività richiesta sia effettuata in regime di appalto o subappalto. Il titolare non può ricoprire la funzione di datore di lavoro a meno che non ci sia la presenza di un rapporto di lavoro formalizzato da un contratto con i familiari. In quest'azienda, dal punto di vista fiscale, il reddito complessivamente prodotto deve essere distribuito secondo queste percentuali: 51% all'imprenditore; 49% ai familiari che collaborano; Attenzione però, se tra i membri della famiglia viene stipulato un contratto di società non si può più parlare di impresa familiare. Per l'impresa familiare non vige l'obbligo formativo previsto dall'articolo 37, tuttavia è ben specificato che il titolare può avvalersi dei corsi di formazione qualora necessario. Tuttavia ci sono dei casi in cui anche per i collaboratori familiari è obbligatorio seguire i corsi di sicurezza, ed è nel caso in cui l'attività lavorativa si svolga in ambienti confinati e sospetti di inquinamento.
Antonietta De Angelis
Antonietta De Angelis
2025-06-10 17:59:12
Numero di risposte: 9
L’impresa familiare è un particolare tipo di impresa definita dall’art. 230-bis del codice civile ed è costituita da: imprenditore, coniuge, collaboratori familiari fino al terzo grado di parentela, componenti legati da affinità fino al secondo grado di parentela. I componenti dell’impresa familiare non devono figurare come lavoratori e non deve esserci alcun rapporto di subordinazione. L’impresa familiare è costituita da: imprenditore, coniuge, collaboratori familiari fino al terzo grado di parentela, componenti legati da affinità fino al secondo grado di parentela. Primo grado: genitori e figli, suoceri e suocere, generi e nuore, patrigno e matrigna, figliastri. Secondo grado: nonni, fratelli e sorelle, nipoti, nonni del coniuge, cognati e cognate. Terzo grado: bisnonni, zii, nipoti, pronipoti, bisnonni del coniuge, zii del coniuge, nipoti.

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